Come limitare l'esposizione alle radiazioni nella PET e nella PET/CT
PET (Positron Emission Tomography) e la PET/CT (Positron Emission Tomography/Computed Tomography) potrebbero rappresentare un rischio di esposizione alle radiazioni per gli operatori coinvolti nelle procedure. Questo rischio è dovuto alla natura della tecnologia stessa, che utilizza radiofarmaci contenenti isotopi radioattivi.
Perché gli operatori devono prestare attenzione durante l'acquisizione di una PET e PET/CT
Ecco alcuni dei motivi principali per cui gli operatori devono prestare attenzione durante l'acquisizione di una PET e PET/CT:
- Radiazioni ionizzanti: I radiofarmaci utilizzati nella PET contengono isotopi radioattivi che emettono radiazioni ionizzanti. Nel corpo umano, queste radiazioni aumentano il rischio di effetti biologici dannosi.
- Elevate dosi: Rispetto alle applicazioni di Tomografia ad Emissione di Fotoni Singoli (SPECT), le dosi di radiazioni utilizzate in PET e PET/CT sono spesso più elevate per l'intero corpo e le estremità durante ciascuna procedura. Ciò aumenta il rischio di esposizione per il personale coinvolto.
- Somministrazione delle dosi: Durante le procedure PET, gli operatori spesso devono somministrare dosi di radiofarmaci ai pazienti o manipolare siringhe contenenti tali sostanze. Anche con l'uso di scudi protettivi, può verificarsi un'elevata esposizione alle radiazioni alle estremità (come le mani) durante queste operazioni.
- Preparazione dei radiofarmaci: La preparazione dei radiofarmaci PET richiede manipolazioni all'interno di celle calde specializzate o aree schermate. Nonostante queste precauzioni, l'esposizione alle radiazioni può comunque verificarsi durante le fasi di preparazione e manipolazione dei radiofarmaci.
- Esposizione cumulativa: Gli operatori che lavorano regolarmente con la PET e la PET/CT possono accumulare l'esposizione alle radiazioni nel tempo. È fondamentale monitorare attentamente e limitare l'esposizione per garantire la sicurezza del personale coinvolto.
Misure di Sicurezza Attuate
È fondamentale che gli operatori che lavorano con PET e PET/CT siano adeguatamente formati e seguano protocolli di sicurezza rigorosi per ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni e garantire la loro protezione.
Per ridurre l'esposizione alle radiazioni in PET e PET/CT vengono adottate varie misure di sicurezza.
- Ottimizzazione della distribuzione del carico di lavoro: Strategie individuali di ottimizzazione del carico di lavoro possono essere impiegate per limitare le dosi per il personale. Gestendo attentamente la pianificazione e la distribuzione delle procedure PET e PET/CT tra gli operatori, l'esposizione complessiva alle radiazioni può essere meglio controllata, garantendo che nessun operatore sia costantemente esposto a dosi elevate.
- Implementare adeguati sistemi di schermatura e barriere: È fondamentale installare adeguate schermature e barriere nella struttura PET e PET/CT. Questo include l'utilizzo di pareti rivestite di piombo, finestre in vetro piombato e adeguate protezioni per gli operatori durante la preparazione e somministrazione dei radiofarmaci. Queste misure aiutano a minimizzare le perdite di radiazioni e proteggono il personale da esposizioni non necessarie.
- Offrire Formazione ed Educazione: Gli operatori che lavorano con attrezzature PET e PET/CT dovrebbero partecipare a programmi di formazione completi. Questa formazione dovrebbe coprire i protocolli di sicurezza radiologica, la corretta gestione dei radiofarmaci, l'uso di attrezzature protettive e il rispetto di procedure operative rigorose. L'educazione continua e la consapevolezza delle pratiche di sicurezza radiologica aiutano a garantire che gli operatori siano preparati e vigili nel ridurre al minimo i rischi di esposizione alle radiazioni.
Esiste un'altra soluzione che elimina il rischio.
Sistemi di Iniezione Automatica IRIS
Utilizzare sistemi di iniezione automatica come IRIS (Sistema di Iniezione e Infusione) di Comecer può ridurre significativamente l'esposizione alle radiazioni per gli operatori. Questi sistemi riducono al minimo la necessità di amministrazione manuale di radiofarmaci, eliminando il contatto diretto e riducendo il rischio di esposizione alle estremità.
IRIS inietta automaticamente dosi calibrate ai pazienti, partendo da una soluzione multi-dose di FDG o altri radiofarmaci. Grazie al suo design innovativo, alla batteria a lunga durata e alla sicurezza garantita, è compatto e facile da gestire.
Un caso studio sulle Soluzioni Radiopharma di Comecer
Il Dottor Secondo Lastoria, Responsabile del Dipartimento di Medicina Nucleare presso l'Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS "G. Pascale" di Napoli, ha condiviso la sua positiva esperienza nell'utilizzo di IRIS per le procedure PET. Con l'obiettivo di ridurre al minimo l'esposizione del personale durante scopi diagnostici, inclusi esami PET con [18F]-FDG e [18F]-PSMA, nonché la radioterapia metabolica, il dipartimento del Dottor Lastoria ha acquisito due dispositivi IRIS.
Sfruttando IRIS, hanno ridotto con successo l'esposizione delle infermiere durante le procedure di infusione, specialmente per i pazienti con tumori solidi trattati con [177Lu] Lu-DOTATATE e [177Lu] Lu-PSMA-617. Confrontando i tassi di esposizione, il Dottor Lastoria ha osservato una significativa riduzione da un massimo di 17 µSv/h con set di infusione normali a soli 9 µSv/h con l'utilizzo di IRIS. Questo miglioramento sottolinea l'importanza dei sistemi automatizzati nel minimizzare l'esposizione del personale durante l'amministrazione di radiofarmaci.
Conclusioni: IRIS riduce il rischio di esposizione alle radiazioni per gli operatori
I sistemi di iniezione automatica come IRIS hanno rivoluzionato il campo della PET e della PET/CT riducendo il rischio di esposizione alle radiazioni per gli operatori. Il testimonial del Dott. Lastoria sottolinea l'impatto positivo di tali sistemi nella protezione degli operatori sanitari.
Con l'aumento della domanda di procedure PET, l'integrazione delle tecnologie di iniezione automatica diventa sempre più cruciale per garantire la sicurezza degli operatori e ottimizzare la cura dei pazienti.
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